Simone Vebber - Haendel: Organ Transcriptions by J. Walsh and J. Hook (2020)
BAND/ARTIST: Simone Vebber
- Title: Haendel: Organ Transcriptions by J. Walsh and J. Hook
- Year Of Release: 2020
- Label: La Bottega Discantica
- Genre: Classical
- Quality: flac lossless +Booklet
- Total Time: 00:54:02
- Total Size: 253 mb
- WebSite: Album Preview
Tracklist
01. Saul, HWV 53: How excellent thy name, O lord
02. Organ Concerto in F Major, Op. 4 No. 4, HWV 292: I. Allegro
03. Organ Concerto in F Major, Op. 4 No. 4, HWV 292: II. Andante
04. Organ Concerto in F Major, Op. 4 No. 4, HWV 292: III. Adagio
05. Organ Concerto in F Major, Op. 4 No. 4, HWV 292: IV. Allegro
06. Coronation Anthem: Let Thy Hand Be Strengthened, HWV 259: Let Thy Hand Be Strengthened
07. Coronation Anthem: Let Thy Hand Be Strengthened, HWV 259: Let justice and judgment
08. Coronation Anthem: Let Thy Hand Be Strengthened, HWV 259: Allelujah
09. Saul, HWV 53: Preserve him for the glory of thy name
10. Coronation Anthem: The king shall rejoice, HWV 260: The king shall rejoice
11. Coronation Anthem: The king shall rejoice, HWV 260: Exceeding glad shall he be
12. Coronation Anthem: The king shall rejoice, HWV 260: Glory and great worship, Allelujah
13. Judas Maccabeus, HWV 63: Mourn, ye afflicted children
14. Organ Concerto in F Major, HWV 295 "The Cuckoo and the Nightingale": I. Larghetto
15. Organ Concerto in F Major, HWV 295 "The Cuckoo and the Nightingale": II. Allegro
16. Organ Concerto in F Major, HWV 295 "The Cuckoo and the Nightingale": III. Larghetto
17. Organ Concerto in F Major, HWV 295 "The Cuckoo and the Nightingale": IV. Allegro
Trascrizioni e arrangiamenti hanno da sempre, in maniera più o meno esplicita, raccolto l’interesse di autori, esecutori e fruitori della musica colta. Questo genere di operazione, se circoscritta alla musica tastieristica del diciottesimo secolo, apre tuttavia orizzonti di ri essione che vanno oltre l’apparente sperimentalismo timbrico o la suggestione tecnica.
Nel Settecento la grammatica musicale scaturisce da un linguaggio che non risente necessariamente dei limiti o delle potenzialità idiomatiche speci che dello strumento di riferimento. Gli schemi, le formule cadenzali e le diminuzioni derivano da una tradizione esecutiva universale, nella quale il linguaggio e le sue articolazioni sono la sintesi di ogni specifica esperienza strumentale. Basti pensare alla formazione dei musicisti fino al Diciottesimo secolo: lo studio del partimento, attraverso lo sviluppo di una competenza esecutiva e improvvisativa estemporanea, si basava sull’acquisizione di un linguaggio musicale caratterizzato da stilemi standardizzati secondo l’occorrenza e sull’ars combinatoria. Alla luce di ciò una trascrizione per strumento a tastiera (organo, cembalo, ecc.) appare un’operazione di natura ordinaria, a posteriori, in quanto probabilmente la maggior parte dei brani destinati a organici più ampi, procedevano da un partimento, altresì composti (cum-porre, porre insieme) alla tastiera.
Gli arrangiamenti/trascrizioni per cembalo o organo di J. Walsh (1665-1736) e J. Hook (1746-1827) rientrano pienamente nel processo di adattamento entro i limiti posizionali della mano sulla tastiera del cembalo di composizioni orchestrali (o destinate ad altre tipologie di ensemble). Si tratta quindi, quasi esclusivamente, di interventi di riduzione delle voci interne, che lascia tuttavia la libertà all’esecutore di completare l’armonia in base alla necessità e alla disponibilità delle dita. Gli arrangiamenti, prodotti direttamente dall’editore o da terzi, potevano talvolta ottenere l’approvazione del compositore, come nel caso delle ouverture di G.F. Haendel pubblicate in versione tastieristica da J. Walsh ma spesso l’editore operava in completa autonomia. Questo tipo di pubblicazioni suscitava anche l’interesse di musicisti dilettanti i quali godevano dell’ebbrezza di eseguire al cembalo brani più o meno noti o precedentemente ascoltati in esecuzioni pubbliche. Non mancano tuttavia osservazioni di natura polemica, in merito all’esecuzione di trascrizioni al tempo di Haendel, e lo possiamo evincere leggendo Ch. Burney il quale sosteneva che “gli arrangiamenti servivano agli esecutori a sbalordire gli ignoranti e a farsi una reputazione da grande artista con poca spesa”. Le trascrizioni di J. Hook (Coronation Anthem) potrebbero inoltre essere state destinate a un utilizzo pratico all’organo quale sostituto dell’or- chestra nei celebri cori. Gli arrangiamenti proposti in questo disco non presentano delle speci cità tali da renderli eseguibili esclusivamente con l’organo piuttosto che con il cembalo, come accade per esempio nei noti concerti di A. Vivaldi trascritti per organo da J.S. Bach.
Tuttavia le forme musicali che si possono individuare nei vari brani (fughe, concerti per organo, ecc.) godono di una resa timbrica più appropriata se eseguite all’organo, rispetto ad altri strumenti da tasto.
01. Saul, HWV 53: How excellent thy name, O lord
02. Organ Concerto in F Major, Op. 4 No. 4, HWV 292: I. Allegro
03. Organ Concerto in F Major, Op. 4 No. 4, HWV 292: II. Andante
04. Organ Concerto in F Major, Op. 4 No. 4, HWV 292: III. Adagio
05. Organ Concerto in F Major, Op. 4 No. 4, HWV 292: IV. Allegro
06. Coronation Anthem: Let Thy Hand Be Strengthened, HWV 259: Let Thy Hand Be Strengthened
07. Coronation Anthem: Let Thy Hand Be Strengthened, HWV 259: Let justice and judgment
08. Coronation Anthem: Let Thy Hand Be Strengthened, HWV 259: Allelujah
09. Saul, HWV 53: Preserve him for the glory of thy name
10. Coronation Anthem: The king shall rejoice, HWV 260: The king shall rejoice
11. Coronation Anthem: The king shall rejoice, HWV 260: Exceeding glad shall he be
12. Coronation Anthem: The king shall rejoice, HWV 260: Glory and great worship, Allelujah
13. Judas Maccabeus, HWV 63: Mourn, ye afflicted children
14. Organ Concerto in F Major, HWV 295 "The Cuckoo and the Nightingale": I. Larghetto
15. Organ Concerto in F Major, HWV 295 "The Cuckoo and the Nightingale": II. Allegro
16. Organ Concerto in F Major, HWV 295 "The Cuckoo and the Nightingale": III. Larghetto
17. Organ Concerto in F Major, HWV 295 "The Cuckoo and the Nightingale": IV. Allegro
Trascrizioni e arrangiamenti hanno da sempre, in maniera più o meno esplicita, raccolto l’interesse di autori, esecutori e fruitori della musica colta. Questo genere di operazione, se circoscritta alla musica tastieristica del diciottesimo secolo, apre tuttavia orizzonti di ri essione che vanno oltre l’apparente sperimentalismo timbrico o la suggestione tecnica.
Nel Settecento la grammatica musicale scaturisce da un linguaggio che non risente necessariamente dei limiti o delle potenzialità idiomatiche speci che dello strumento di riferimento. Gli schemi, le formule cadenzali e le diminuzioni derivano da una tradizione esecutiva universale, nella quale il linguaggio e le sue articolazioni sono la sintesi di ogni specifica esperienza strumentale. Basti pensare alla formazione dei musicisti fino al Diciottesimo secolo: lo studio del partimento, attraverso lo sviluppo di una competenza esecutiva e improvvisativa estemporanea, si basava sull’acquisizione di un linguaggio musicale caratterizzato da stilemi standardizzati secondo l’occorrenza e sull’ars combinatoria. Alla luce di ciò una trascrizione per strumento a tastiera (organo, cembalo, ecc.) appare un’operazione di natura ordinaria, a posteriori, in quanto probabilmente la maggior parte dei brani destinati a organici più ampi, procedevano da un partimento, altresì composti (cum-porre, porre insieme) alla tastiera.
Gli arrangiamenti/trascrizioni per cembalo o organo di J. Walsh (1665-1736) e J. Hook (1746-1827) rientrano pienamente nel processo di adattamento entro i limiti posizionali della mano sulla tastiera del cembalo di composizioni orchestrali (o destinate ad altre tipologie di ensemble). Si tratta quindi, quasi esclusivamente, di interventi di riduzione delle voci interne, che lascia tuttavia la libertà all’esecutore di completare l’armonia in base alla necessità e alla disponibilità delle dita. Gli arrangiamenti, prodotti direttamente dall’editore o da terzi, potevano talvolta ottenere l’approvazione del compositore, come nel caso delle ouverture di G.F. Haendel pubblicate in versione tastieristica da J. Walsh ma spesso l’editore operava in completa autonomia. Questo tipo di pubblicazioni suscitava anche l’interesse di musicisti dilettanti i quali godevano dell’ebbrezza di eseguire al cembalo brani più o meno noti o precedentemente ascoltati in esecuzioni pubbliche. Non mancano tuttavia osservazioni di natura polemica, in merito all’esecuzione di trascrizioni al tempo di Haendel, e lo possiamo evincere leggendo Ch. Burney il quale sosteneva che “gli arrangiamenti servivano agli esecutori a sbalordire gli ignoranti e a farsi una reputazione da grande artista con poca spesa”. Le trascrizioni di J. Hook (Coronation Anthem) potrebbero inoltre essere state destinate a un utilizzo pratico all’organo quale sostituto dell’or- chestra nei celebri cori. Gli arrangiamenti proposti in questo disco non presentano delle speci cità tali da renderli eseguibili esclusivamente con l’organo piuttosto che con il cembalo, come accade per esempio nei noti concerti di A. Vivaldi trascritti per organo da J.S. Bach.
Tuttavia le forme musicali che si possono individuare nei vari brani (fughe, concerti per organo, ecc.) godono di una resa timbrica più appropriata se eseguite all’organo, rispetto ad altri strumenti da tasto.
Year 2020 | Classical | FLAC / APE
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