Gabriele Screpis, Nico Fuscaldo - Bassoon Sonatas (2024) [Hi-Res]
BAND/ARTIST: Gabriele Screpis, Nico Fuscaldo
- Title: Bassoon Sonatas
- Year Of Release: 2024
- Label: Movimento Classical
- Genre: Classical
- Quality: flac lossless (tracks) / flac 24bits - 44.1kHz
- Total Time: 01:10:12
- Total Size: 293 / 609 mb
- WebSite: Album Preview
Tracklist
01. Bassoon Sonata in G Major, Op. 168: I. Allegretto moderato
02. Bassoon Sonata in G Major, Op. 168: II. Allegro scherzando
03. Bassoon Sonata in G Major, Op. 168: III. Molto adagio, Allegro moderato
04. Sarabande et cortège for Bassoon and piano: I. Sarabande–Assez lent
05. Sarabande et cortège for Bassoon and piano: II. Cotège – Mouvement de marche
06. Sonatine for Bassoon and piano: I. Allegro con moto
07. Sonatine for Bassoon and piano: II. Aria –Largo cantabile
08. Sonatine for Bassoon and piano: III. Scherzo- Molto vivace
09. Sonata for Bassoon and piano: I. Leicht bewegt
10. Sonata for Bassoon and piano: II. Langsam - Marsch – Pastorale
11. Sonata for Bassoon and piano: I. Moderato
12. Sonata for Bassoon and piano: II. Vivace
13. Sonata for Bassoon and piano: III. Largo
14. Suite for Bassoon and piano in G Minor, Op. 69: I. Andante con variazioni
15. Suite for Bassoon and piano in G Minor, Op. 69: II. Romanza,andante,vivace,andante
16. Suite for Bassoon and piano in G Minor, Op. 69: III. Vivace ,poco meno mosso,vivace
17. Toccata for Bassoon and piano "Allegretto vivace"
18. Sonatina for Bassoon and piano, Op. 130: I. Allegretto
19. Sonatina for Bassoon and piano, Op. 130: II. Andantino grazioso e poco malinconico
20. Sonatina for Bassoon and piano, Op. 130: III. Rondò alla Marcia, allegro
La letteratura per fagotto e pianoforte, pur contenendo opere di alto valore artistico e musicale, non gode della notorietà presso il grande pubblico che un simile corpus di composizioni meriterebbe. Persino se si consultano i principali dizionari di cose musicali, si trova che non dedicano all'argomento che poche righe o lo ignorano del tutto. Una ricerca più accurata riserva tuttavia sorprese: se si scorre l'elenco di composizioni presente in uno specifico volume dedicato al fagotto1,si scopre che a questa formazione sono destinati più di duecento brani, per lo più di autori poco noti, probabilmente esecutori desiderosi di procurare un repertorio al proprio strumento. Non mancano comunque pagine di autori importanti, che spesso si dimostrano veri e propri capolavori. E' il caso della presente registrazione, che offre un'ampia panoramica del repertorio dello strumento con accompagnamento di pianoforte; di primo acchito il materiale musicale registrato s'incarica di smentire il luogo comune che vorrebbe il fagotto relegato a ruoli “comici”, satirici, e quant'altro: si scopre uno strumento dotato di calda cantabilità negli adagi e di funambolici virtuosismi nei passi veloci, uniti ad una versatilità messa in evidenza dall'ampiezza della tessitura, che passa dal basso grave, talora minaccioso, alla particolarissima sonorità del registro acuto. La Sonate pour basson avec accompagnement de piano (1921) è uno degli ultimi lavori di Camille Saint- Saëns; dedicata a Leon Letellier, solista dell'orchestra dell'Opéra di Parigi, è stata pensata, come risulta da una lettera dello stesso compositore «aux instruments peu favorisés» , pour leur donner «les moyens de se faire entendre» [“agli strumenti svantaggiati” per dar loro “i mezzi per farsi sentire”]. Al primo movimento Allegretto moderato, delicatamente elegiaco, segue un inconsueto secondo movimento Allegro scherzando, una sorta di funambolica, vivacissima Giga. Pure il terzo movimento non segue la tradizione sonatistica che vorrebbe un tempo rapido: un pensoso Molto adagio serve da lungo preludio al brevissimo e incisivo Allegro moderato che chiude la composizione. Il ripensamento in senso moderno di precedenti forme musicali, una caratteristica peculiare del Novecento, sembra essere la cifra che informa tutta la registrazione, seppure nelle differenze di linguaggi musicali e tecniche compositive. Henri Dutilleux compone Sarabande et cortege (1942), una forma “barocca” completamente rivisitata in termini moderni in un linguaggio strettamente evolutosi dai modelli francesi di inizio secolo, segnatamente Debussy e Ravel. Alessandro Longo scrive una Suite (1915), pure se il riferimento alla forma barocca rimane una sorta di “omaggio intellettuale” venato di “romantica” malinconia, talora di accesa vitalità, senza alcun riferimento evidente alle forme di danza che costituivano il corrispettivo settecentesco. Altri autori della presente registrazione presentano, come Saint-Saëns, una riproposizione in termini novecenteschi della forma storica della Sonata: si va dalla tecnica dodecafonica della giovanile Sonata for Bassoon and Piano di Glenn Gould (1950), ricca di echi espressionistici, tipicamente schönberghiani, alla Sonate für Fagott und Klavier di Paul Hindemith (1938), con melodie e armonie che apparentemente potrebbero appartenere al repertorio “neotonale” o “neoromantico”, ma che ad una analisi più approfondita si rivelano accuratamente costruite su un solido impianto formale e contrappuntistico. La ricchezza armonica della Sonatine pour Basson et Piano di Alezander Tansman (1952) risulta dalla combinazione di elementi “neoclassici”, con accenti tipici della scuola francese di primo Novecento: aggressive combinazioni di ritmi fra fagotto e pianoforte nel primo movimento di sapore stravinskiano, una pensosa cantabilità nel secondo, un pirotecnico e graffiante Scherzo, molto vivace nel terzo. La Sonatina di Castelnuovo-Tedesco op. 130 (1946), dedicata ad Adolph Weiss, mostra un delicato e sereno melodismo, solidamente costruito su un ricco linguaggio tonale, con sfumature modali di lontana ascendenza pizzettiana, unite nel terzo movimento a temi di caratteristica leggerezza e ironia. Fin troppo scontato sarebbe ascrivere la Toccata di Nino Rota (1974), alla rinomata vena “filmica” del compositore milanese. Vi è ancora una volta il riferimento ad una forma musicale del passato, ma senza traccia degli elementi improvvisativi che ne costituivano l'origine. In realtà ci troviamo di fronte ad un brano solidamente costruito su modelli pianistici di grande incisività ritmica; il fagotto, con melodie ricche di vitalità e di ironia nei veloci e pungenti staccati si spinge spesso nelle regioni estreme della tessitura, come è ben esemplificato nel finale: un'ardita scala verso il registro più acuto, un conclusivo arpeggio nel registro.
01. Bassoon Sonata in G Major, Op. 168: I. Allegretto moderato
02. Bassoon Sonata in G Major, Op. 168: II. Allegro scherzando
03. Bassoon Sonata in G Major, Op. 168: III. Molto adagio, Allegro moderato
04. Sarabande et cortège for Bassoon and piano: I. Sarabande–Assez lent
05. Sarabande et cortège for Bassoon and piano: II. Cotège – Mouvement de marche
06. Sonatine for Bassoon and piano: I. Allegro con moto
07. Sonatine for Bassoon and piano: II. Aria –Largo cantabile
08. Sonatine for Bassoon and piano: III. Scherzo- Molto vivace
09. Sonata for Bassoon and piano: I. Leicht bewegt
10. Sonata for Bassoon and piano: II. Langsam - Marsch – Pastorale
11. Sonata for Bassoon and piano: I. Moderato
12. Sonata for Bassoon and piano: II. Vivace
13. Sonata for Bassoon and piano: III. Largo
14. Suite for Bassoon and piano in G Minor, Op. 69: I. Andante con variazioni
15. Suite for Bassoon and piano in G Minor, Op. 69: II. Romanza,andante,vivace,andante
16. Suite for Bassoon and piano in G Minor, Op. 69: III. Vivace ,poco meno mosso,vivace
17. Toccata for Bassoon and piano "Allegretto vivace"
18. Sonatina for Bassoon and piano, Op. 130: I. Allegretto
19. Sonatina for Bassoon and piano, Op. 130: II. Andantino grazioso e poco malinconico
20. Sonatina for Bassoon and piano, Op. 130: III. Rondò alla Marcia, allegro
La letteratura per fagotto e pianoforte, pur contenendo opere di alto valore artistico e musicale, non gode della notorietà presso il grande pubblico che un simile corpus di composizioni meriterebbe. Persino se si consultano i principali dizionari di cose musicali, si trova che non dedicano all'argomento che poche righe o lo ignorano del tutto. Una ricerca più accurata riserva tuttavia sorprese: se si scorre l'elenco di composizioni presente in uno specifico volume dedicato al fagotto1,si scopre che a questa formazione sono destinati più di duecento brani, per lo più di autori poco noti, probabilmente esecutori desiderosi di procurare un repertorio al proprio strumento. Non mancano comunque pagine di autori importanti, che spesso si dimostrano veri e propri capolavori. E' il caso della presente registrazione, che offre un'ampia panoramica del repertorio dello strumento con accompagnamento di pianoforte; di primo acchito il materiale musicale registrato s'incarica di smentire il luogo comune che vorrebbe il fagotto relegato a ruoli “comici”, satirici, e quant'altro: si scopre uno strumento dotato di calda cantabilità negli adagi e di funambolici virtuosismi nei passi veloci, uniti ad una versatilità messa in evidenza dall'ampiezza della tessitura, che passa dal basso grave, talora minaccioso, alla particolarissima sonorità del registro acuto. La Sonate pour basson avec accompagnement de piano (1921) è uno degli ultimi lavori di Camille Saint- Saëns; dedicata a Leon Letellier, solista dell'orchestra dell'Opéra di Parigi, è stata pensata, come risulta da una lettera dello stesso compositore «aux instruments peu favorisés» , pour leur donner «les moyens de se faire entendre» [“agli strumenti svantaggiati” per dar loro “i mezzi per farsi sentire”]. Al primo movimento Allegretto moderato, delicatamente elegiaco, segue un inconsueto secondo movimento Allegro scherzando, una sorta di funambolica, vivacissima Giga. Pure il terzo movimento non segue la tradizione sonatistica che vorrebbe un tempo rapido: un pensoso Molto adagio serve da lungo preludio al brevissimo e incisivo Allegro moderato che chiude la composizione. Il ripensamento in senso moderno di precedenti forme musicali, una caratteristica peculiare del Novecento, sembra essere la cifra che informa tutta la registrazione, seppure nelle differenze di linguaggi musicali e tecniche compositive. Henri Dutilleux compone Sarabande et cortege (1942), una forma “barocca” completamente rivisitata in termini moderni in un linguaggio strettamente evolutosi dai modelli francesi di inizio secolo, segnatamente Debussy e Ravel. Alessandro Longo scrive una Suite (1915), pure se il riferimento alla forma barocca rimane una sorta di “omaggio intellettuale” venato di “romantica” malinconia, talora di accesa vitalità, senza alcun riferimento evidente alle forme di danza che costituivano il corrispettivo settecentesco. Altri autori della presente registrazione presentano, come Saint-Saëns, una riproposizione in termini novecenteschi della forma storica della Sonata: si va dalla tecnica dodecafonica della giovanile Sonata for Bassoon and Piano di Glenn Gould (1950), ricca di echi espressionistici, tipicamente schönberghiani, alla Sonate für Fagott und Klavier di Paul Hindemith (1938), con melodie e armonie che apparentemente potrebbero appartenere al repertorio “neotonale” o “neoromantico”, ma che ad una analisi più approfondita si rivelano accuratamente costruite su un solido impianto formale e contrappuntistico. La ricchezza armonica della Sonatine pour Basson et Piano di Alezander Tansman (1952) risulta dalla combinazione di elementi “neoclassici”, con accenti tipici della scuola francese di primo Novecento: aggressive combinazioni di ritmi fra fagotto e pianoforte nel primo movimento di sapore stravinskiano, una pensosa cantabilità nel secondo, un pirotecnico e graffiante Scherzo, molto vivace nel terzo. La Sonatina di Castelnuovo-Tedesco op. 130 (1946), dedicata ad Adolph Weiss, mostra un delicato e sereno melodismo, solidamente costruito su un ricco linguaggio tonale, con sfumature modali di lontana ascendenza pizzettiana, unite nel terzo movimento a temi di caratteristica leggerezza e ironia. Fin troppo scontato sarebbe ascrivere la Toccata di Nino Rota (1974), alla rinomata vena “filmica” del compositore milanese. Vi è ancora una volta il riferimento ad una forma musicale del passato, ma senza traccia degli elementi improvvisativi che ne costituivano l'origine. In realtà ci troviamo di fronte ad un brano solidamente costruito su modelli pianistici di grande incisività ritmica; il fagotto, con melodie ricche di vitalità e di ironia nei veloci e pungenti staccati si spinge spesso nelle regioni estreme della tessitura, come è ben esemplificato nel finale: un'ardita scala verso il registro più acuto, un conclusivo arpeggio nel registro.
Year 2024 | Classical | FLAC / APE | HD & Vinyl
As a ISRA.CLOUD's PREMIUM member you will have the following benefits:
- Unlimited high speed downloads
- Download directly without waiting time
- Unlimited parallel downloads
- Support for download accelerators
- No advertising
- Resume broken downloads