Mobrici - GLI ANNI DI CRISTO (Deluxe) (2023) Hi-Res
BAND/ARTIST: Mobrici
- Title: GLI ANNI DI CRISTO (Deluxe)
- Year Of Release: 2023
- Label: Universal Music Italia srL.
- Genre: Italian Pop, Electronic, Indie
- Quality: Mp3 320 kbps / FLAC (tracks) / 24bit-44.1kHz FLAC (tracks)
- Total Time: 39:49
- Total Size: 93 / 265 / 464 MB
- WebSite: Album Preview
Tracklist:
1. Mobrici - Sexe
2. Mobrici - Piccola
3. Mobrici - Polvere
4. Frankie HI-NRG MC - Vermi
5. Mobrici - Figli del futuro
6. Mobrici - Amore mio dove sei
7. Mobrici - Kaiserkeller
8. Mobrici - Luna
9. Mobrici - Summer dolce vita
10. Mobrici - Luci del Colosseo
11. Mobrici - Sophia
12. Mobrici - Revolver
13. Mobrici - Stavo pensando a te
1. Mobrici - Sexe
2. Mobrici - Piccola
3. Mobrici - Polvere
4. Frankie HI-NRG MC - Vermi
5. Mobrici - Figli del futuro
6. Mobrici - Amore mio dove sei
7. Mobrici - Kaiserkeller
8. Mobrici - Luna
9. Mobrici - Summer dolce vita
10. Mobrici - Luci del Colosseo
11. Mobrici - Sophia
12. Mobrici - Revolver
13. Mobrici - Stavo pensando a te
A distanza di poco più di un anno dal suo esordio discografico solista con “Anche le scimmie cadono dagli alberi", suo primo album dopo lo scioglimento dei Canova, Mobrici si fa ancora una volta portavoce della propria generazione e torna con il nuovo disco "Gli anni di Cristo".
33 anni e dintorni
Il cantautore originario di Legnano, all'anagrafe Matteo Mobrici, classe 1989, ha lavorato sulla sua seconda fatica di studio insieme al produttore Federico Nardelli poco dopo aver presentato il primo progetto solista.
Le undici canzoni del nuovo album hanno preso forma in pochi mesi e, come suggerisce il titolo "Gli anni di Cristo", sono state scritte da Mobrici a 33 anni. Si tratta di un'età in cui giovinezza e maturità convivono, così come vanno a braccetto consapevolezza di sé e frustrazione per l'ignoto. In modo naturale quindi, dubbi, domande, riflessioni, ottimismo e speranza sono gli elementi che più di altri si intrecciano tra le trame del disco. Le questioni su cui si interroga Matteo Mobrici sono così figlie della sua età e comuni a molti, ma proprio per questo sono spunti che difficilmente avrebbero trovato posto nei suoi progetti precedenti o in un lavoro dei Canova. In "Gli anni di Cristo" si percepiscono cambiamento e crescita, pur senza perdere del tutto la particolarità dello stesso cantautore. Una scrittura schietta, diretta e personale caratterizza ancora lo stile di Mobrici, che già con "Manzarek" e altri brani con il suo ex gruppo aveva rivelato il proprio animo rétro e la propria capacità di raccontarsi e raccontare la contemporaneità. In "Gli anni di Cristo", però, spontaneità e onestà veicolano tematiche, domande e dubbi più adulti rispetto a “Anche le scimmie cadono dagli alberi".
Nel nuovo e secondo album, per esempio, gli interrogativi di Matteo Mobrici riguardano anche la genitorialità e in un brano come “Figli del futuro” arriva naturale chiedersi “Avere figli oggi o non averne mai nessuno?”. "Gli anni di Cristo", con in copertina una fotografia del musicista vestito completamente di bianco, si spingono anche a rivelare le fragilità e le insicurezze del cantautore che, come molti suoi coetanei, non sanno come voler e poter immaginarsi tra dieci anni. “Amore mio dove sei", tra le altre cose, è un brano per qualcuno che non si è ancora incontrato, per un amore che si vuole vivere ma che non si sa quando arriverà, per un futuro e un destino ancora da conoscere: “Capire che la vita la viviamo al contrario / Che esiste un destino, esiste un binario”, canta infatti Matteo.
I suoni della maturità di Mobrici
Una frenetica e martellante ritmica elettronica, in cui si inseriscono chitarre distorte e la voce più graffiata di Mobrici, apre "Gli anni di Cristo" con “Sexe”.
È un brano che invita fin dall’inizio del disco a sfogarsi e ad accogliere dubbi, insicurezze e speranze che il cantautore desidera regalare con il suo secondo album. Per questo, il disco accoglie e cambia stati d’animo e attitudine da una canzone all’altra, passando dalla delicatezza acustica di “Piccola” alla smania di “Kaiserkeller”, un mix tra Strokes e Vampire Weekend, il cui titolo cita il nome di un locale in cui si esibirono i Beatles durante gli esordi. Uno dei momenti più intensi di "Gli anni di Cristo" arriva con la succitata “Amore mio dove sei”, che conta della partecipazione di Vasco Brondi. La melodia e le voci dei due cantautori si incontrano, e insieme riescono a regalare una visione più romantica e positiva. Passaggi più intimi e attimi più aperti costruiscono così la narrazione sonora di "Gli anni di Cristo". Chiudendosi poi con una rilettura di “Stavo pensando a te” di Fabri Fibra con Fulminacci, il disco riesce a svelare l'autenticità di Mobrici, che alla sua seconda prova sulla lunga distanza da solista non volta le spalle al suo passato ma promette un futuro sempre più adulto. .
33 anni e dintorni
Il cantautore originario di Legnano, all'anagrafe Matteo Mobrici, classe 1989, ha lavorato sulla sua seconda fatica di studio insieme al produttore Federico Nardelli poco dopo aver presentato il primo progetto solista.
Le undici canzoni del nuovo album hanno preso forma in pochi mesi e, come suggerisce il titolo "Gli anni di Cristo", sono state scritte da Mobrici a 33 anni. Si tratta di un'età in cui giovinezza e maturità convivono, così come vanno a braccetto consapevolezza di sé e frustrazione per l'ignoto. In modo naturale quindi, dubbi, domande, riflessioni, ottimismo e speranza sono gli elementi che più di altri si intrecciano tra le trame del disco. Le questioni su cui si interroga Matteo Mobrici sono così figlie della sua età e comuni a molti, ma proprio per questo sono spunti che difficilmente avrebbero trovato posto nei suoi progetti precedenti o in un lavoro dei Canova. In "Gli anni di Cristo" si percepiscono cambiamento e crescita, pur senza perdere del tutto la particolarità dello stesso cantautore. Una scrittura schietta, diretta e personale caratterizza ancora lo stile di Mobrici, che già con "Manzarek" e altri brani con il suo ex gruppo aveva rivelato il proprio animo rétro e la propria capacità di raccontarsi e raccontare la contemporaneità. In "Gli anni di Cristo", però, spontaneità e onestà veicolano tematiche, domande e dubbi più adulti rispetto a “Anche le scimmie cadono dagli alberi".
Nel nuovo e secondo album, per esempio, gli interrogativi di Matteo Mobrici riguardano anche la genitorialità e in un brano come “Figli del futuro” arriva naturale chiedersi “Avere figli oggi o non averne mai nessuno?”. "Gli anni di Cristo", con in copertina una fotografia del musicista vestito completamente di bianco, si spingono anche a rivelare le fragilità e le insicurezze del cantautore che, come molti suoi coetanei, non sanno come voler e poter immaginarsi tra dieci anni. “Amore mio dove sei", tra le altre cose, è un brano per qualcuno che non si è ancora incontrato, per un amore che si vuole vivere ma che non si sa quando arriverà, per un futuro e un destino ancora da conoscere: “Capire che la vita la viviamo al contrario / Che esiste un destino, esiste un binario”, canta infatti Matteo.
I suoni della maturità di Mobrici
Una frenetica e martellante ritmica elettronica, in cui si inseriscono chitarre distorte e la voce più graffiata di Mobrici, apre "Gli anni di Cristo" con “Sexe”.
È un brano che invita fin dall’inizio del disco a sfogarsi e ad accogliere dubbi, insicurezze e speranze che il cantautore desidera regalare con il suo secondo album. Per questo, il disco accoglie e cambia stati d’animo e attitudine da una canzone all’altra, passando dalla delicatezza acustica di “Piccola” alla smania di “Kaiserkeller”, un mix tra Strokes e Vampire Weekend, il cui titolo cita il nome di un locale in cui si esibirono i Beatles durante gli esordi. Uno dei momenti più intensi di "Gli anni di Cristo" arriva con la succitata “Amore mio dove sei”, che conta della partecipazione di Vasco Brondi. La melodia e le voci dei due cantautori si incontrano, e insieme riescono a regalare una visione più romantica e positiva. Passaggi più intimi e attimi più aperti costruiscono così la narrazione sonora di "Gli anni di Cristo". Chiudendosi poi con una rilettura di “Stavo pensando a te” di Fabri Fibra con Fulminacci, il disco riesce a svelare l'autenticità di Mobrici, che alla sua seconda prova sulla lunga distanza da solista non volta le spalle al suo passato ma promette un futuro sempre più adulto. .
Year 2023 | Pop | Musica Italiana | Alternative | Indie | Electronic | FLAC / APE | Mp3 | HD & Vinyl
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