Alessia Martegiani, Alfredo De Vincentiis, Andrea Modesti - La Strada Delle Api (2021)
BAND/ARTIST: Alessia Martegiani, Alfredo De Vincentiis, Andrea Modesti
- Title: La Strada Delle Api
- Year Of Release: 2021
- Label: Controvento by Dodicilune
- Genre: Future Jazz, Trip-Hop, Experimental, Vocal Jazz
- Quality: FLAC (tracks)
- Total Time: 44:17
- Total Size: 277 MB
- WebSite: Album Preview
Tracklist:
1. Interno 1 (02:02)
2. L'impeto dei dannati (03:16)
3. Hard boiled (02:35)
4. The dreamer and the cheater (03:40)
5. Scorpio (04:06)
6. The skin of a snake (05:41)
7. Terra-mae (04:19)
8. Silenzio (03:41)
9. Macunaima (03:49)
10. The nowhere ending road (03:54)
11. Inter-essere (03:52)
12. La strada delle api (03:15)
1. Interno 1 (02:02)
2. L'impeto dei dannati (03:16)
3. Hard boiled (02:35)
4. The dreamer and the cheater (03:40)
5. Scorpio (04:06)
6. The skin of a snake (05:41)
7. Terra-mae (04:19)
8. Silenzio (03:41)
9. Macunaima (03:49)
10. The nowhere ending road (03:54)
11. Inter-essere (03:52)
12. La strada delle api (03:15)
Un percorso all’interno della condizione di esseri umani: "La Strada delle Api" è l'esordio discografico del nuovo progetto formato dalla cantante Alessia Martegiani (autrice dei testi), dal compositore e polistrumentista Alfredo De Vincentiis (batteria, tastiere, elettronica) e dal bassista Andrea Modesti. Prodotto dall'etichetta pugliese Dodicilune, nella collana editoriale Controvento, da martedì 23 febbraio il disco sarà distribuito in Italia e all’estero da IRD e nei migliori store on line da Believe Digital.
Nelle dodici composizioni originali del disco, i tre artisti abruzzesi esplorano le emozioni del vivere quotidiano, le sofferenze e i desideri, riconducendole ad uno spazio esterno che abbraccia la Natura e gli altri esseri. L’incipit di “Interno 1” ripete con insistenza “I’m Ready for the Future”, ma qual è il nostro futuro? È forse inseguire i nostri sogni e i nostri inganni? Oppure abbandonarci alla crudeltà della solitudine? È cambiamento di pelle, rivoluzione, e questo ce lo insegna il serpente che senza indugio butta via quello che è stato per essere nuovamente. E la strada da seguire ce la indicano le api che vivono la loro esistenza seguendo dei ritmi naturali e chiari, senza sovraccaricarsi di inutili distrazioni. Le api organizzano il loro mondo riproducendo la meravigliosa geometria del cosmo e lo fanno attraverso un lavoro collettivo che semplicemente obbedisce all’ispirazione della natura. Il lavoro musicale, legato quindi alla composizione e alla produzione dei brani, risponde di una medesima organizzazione: i tre musicisti lavorano al progetto senza mai incontrarsi concentrandosi ognuno sulla loro mansione. Alfredo De Vincentiis invia un’idea musicale, sulla quale Alessia Martegiani imprime una melodia con un testo e dei suoni di voce, Andrea Modesti pone le fondamenta con l’inserimento del basso, e di nuovo il lavoro torna nelle mani di De Vincentiis che reinventa e imbastisce una nuova trama sonora. I brani prendono così una loro strada coerente con le storie raccontate, intrecciando, dalla prima all’ultima traccia, una possibile via di narrazione.
Alessia Martegiani si avvicina giovanissima alla musica cominciando con lo studio del pianoforte. Si appassiona presto al canto attraverso il jazz e la bossa nova. Intensa è l'attività concertistica in Italia e all'estero, collaborando con musicisti come Fabrizio Bosso, Marco Tamburini, Stefano Cantini, Fabrizio Mandolini, Max Ionata, Roberto Taufic, Nicola Stilo, Jaques Morelenbaum, Yamandu Costa. Ha ideato con Massimiliano Coclite e Bruno Marcozzi il progetto Trem Azul, con il quale ricerca e progetta esperienze musicali dal 2001. Dal novembre 2014 ha un progetto stabile con il polistrumentista (flauto, chitarra e pianoforte) Nicola Stilo col quale si esibisce in vari club e festival jazz, tra i quali il prestigioso jazz club Montmartre di Copenaghen. Per il teatro ha collaborato, insieme a Paolo di Sabatino, a recital di Michele Placido; ha partecipato allo spettacolo “Bassa Continua, Toni sul Po” del regista Mario Perrotta (vincitore Ubu Teatro 2013).
Andrea Modesti si avvicina alla musica poco più che quindicenne, si appassiona al basso elettrico con l’ascolto di musicisti come Jaco Pastorius, Marcus Miller e molti altri. Inizia a studiare da autodidatta avviando un percorso con varie formazioni suonando Blues Funky e Rock. In seguito studia contrabbasso presso il liceo musicale pareggiato di Teramo con il M° Giancarlo De Frenza. Intensa attività live in molti club della penisola. Agli inizi degli anni novanta partecipa alla tour del cantautore Mario Castelnuovo. Dopo un lungo periodo lontano dall’attività musicale(2001/2014), torna in studio per registrare un disco(Antinoja – The Canvas Theory) insieme ad Alfredo De Vincentiis e Sabatino Matteucci che verrà poi pubblicato nel 2015 dall’etichetta Ideasuoni. Nello stesso periodo sempre con l’amico Alfredo De Vincentiis (batteria) e Simone Copellini (tromba/ filicorno)prosegue nel progetto Antinoja con materiale in via di pubblicazione.
Alfredo de Vincentiis nel 1991 inizia a suonare la batteria come autodidatta; nel 1993 frequenta il Conservatorio dell'Aquila. Dal 1999 si trasferisce in Emilia Romagna; fra il 2000 ed il 2006 lavora come fonico in diversi locali emiliani e a Cine Citta a Roma, nel 2006 inizia a lavorare in Inghilterra in diversi ambiti sia di produzione musicale che come batterista nel territorio londinese dove produce il disco YOU ( masterizzato in Abbey Road Studios). Negli anni seguenti, 2007/2012, produce diversi dischi. Parallelamente alla musica lavora nel settore teatrale: Russo – De Rerum Naturae, Boston Marriage di Gabriele Tesauri, Punto Triplo della compagnia Pietribiasi Tedeschi, E.S.C. spettacolo teatrale su Pier Vittorio Tondelli. Dal 2015 ad oggi continua a produrre dischi indipendenti e a collaborare con vari artisti nel suo studio, il DvabadStudio.
Nelle dodici composizioni originali del disco, i tre artisti abruzzesi esplorano le emozioni del vivere quotidiano, le sofferenze e i desideri, riconducendole ad uno spazio esterno che abbraccia la Natura e gli altri esseri. L’incipit di “Interno 1” ripete con insistenza “I’m Ready for the Future”, ma qual è il nostro futuro? È forse inseguire i nostri sogni e i nostri inganni? Oppure abbandonarci alla crudeltà della solitudine? È cambiamento di pelle, rivoluzione, e questo ce lo insegna il serpente che senza indugio butta via quello che è stato per essere nuovamente. E la strada da seguire ce la indicano le api che vivono la loro esistenza seguendo dei ritmi naturali e chiari, senza sovraccaricarsi di inutili distrazioni. Le api organizzano il loro mondo riproducendo la meravigliosa geometria del cosmo e lo fanno attraverso un lavoro collettivo che semplicemente obbedisce all’ispirazione della natura. Il lavoro musicale, legato quindi alla composizione e alla produzione dei brani, risponde di una medesima organizzazione: i tre musicisti lavorano al progetto senza mai incontrarsi concentrandosi ognuno sulla loro mansione. Alfredo De Vincentiis invia un’idea musicale, sulla quale Alessia Martegiani imprime una melodia con un testo e dei suoni di voce, Andrea Modesti pone le fondamenta con l’inserimento del basso, e di nuovo il lavoro torna nelle mani di De Vincentiis che reinventa e imbastisce una nuova trama sonora. I brani prendono così una loro strada coerente con le storie raccontate, intrecciando, dalla prima all’ultima traccia, una possibile via di narrazione.
Alessia Martegiani si avvicina giovanissima alla musica cominciando con lo studio del pianoforte. Si appassiona presto al canto attraverso il jazz e la bossa nova. Intensa è l'attività concertistica in Italia e all'estero, collaborando con musicisti come Fabrizio Bosso, Marco Tamburini, Stefano Cantini, Fabrizio Mandolini, Max Ionata, Roberto Taufic, Nicola Stilo, Jaques Morelenbaum, Yamandu Costa. Ha ideato con Massimiliano Coclite e Bruno Marcozzi il progetto Trem Azul, con il quale ricerca e progetta esperienze musicali dal 2001. Dal novembre 2014 ha un progetto stabile con il polistrumentista (flauto, chitarra e pianoforte) Nicola Stilo col quale si esibisce in vari club e festival jazz, tra i quali il prestigioso jazz club Montmartre di Copenaghen. Per il teatro ha collaborato, insieme a Paolo di Sabatino, a recital di Michele Placido; ha partecipato allo spettacolo “Bassa Continua, Toni sul Po” del regista Mario Perrotta (vincitore Ubu Teatro 2013).
Andrea Modesti si avvicina alla musica poco più che quindicenne, si appassiona al basso elettrico con l’ascolto di musicisti come Jaco Pastorius, Marcus Miller e molti altri. Inizia a studiare da autodidatta avviando un percorso con varie formazioni suonando Blues Funky e Rock. In seguito studia contrabbasso presso il liceo musicale pareggiato di Teramo con il M° Giancarlo De Frenza. Intensa attività live in molti club della penisola. Agli inizi degli anni novanta partecipa alla tour del cantautore Mario Castelnuovo. Dopo un lungo periodo lontano dall’attività musicale(2001/2014), torna in studio per registrare un disco(Antinoja – The Canvas Theory) insieme ad Alfredo De Vincentiis e Sabatino Matteucci che verrà poi pubblicato nel 2015 dall’etichetta Ideasuoni. Nello stesso periodo sempre con l’amico Alfredo De Vincentiis (batteria) e Simone Copellini (tromba/ filicorno)prosegue nel progetto Antinoja con materiale in via di pubblicazione.
Alfredo de Vincentiis nel 1991 inizia a suonare la batteria come autodidatta; nel 1993 frequenta il Conservatorio dell'Aquila. Dal 1999 si trasferisce in Emilia Romagna; fra il 2000 ed il 2006 lavora come fonico in diversi locali emiliani e a Cine Citta a Roma, nel 2006 inizia a lavorare in Inghilterra in diversi ambiti sia di produzione musicale che come batterista nel territorio londinese dove produce il disco YOU ( masterizzato in Abbey Road Studios). Negli anni seguenti, 2007/2012, produce diversi dischi. Parallelamente alla musica lavora nel settore teatrale: Russo – De Rerum Naturae, Boston Marriage di Gabriele Tesauri, Punto Triplo della compagnia Pietribiasi Tedeschi, E.S.C. spettacolo teatrale su Pier Vittorio Tondelli. Dal 2015 ad oggi continua a produrre dischi indipendenti e a collaborare con vari artisti nel suo studio, il DvabadStudio.
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