Carmen Consoli - Volevo Fare La Rockstar (2021)
BAND/ARTIST: Carmen Consoli
- Title: Volevo Fare La Rockstar
- Year Of Release: 2021
- Label: Universal Music Italia srL.
- Genre: Pop Italiano
- Quality: Mp3 320 kbps / FLAC (tracks)
- Total Time: 44:17
- Total Size: 102 / 299 MB
- WebSite: Album Preview
Tracklist:
1. Carmen Consoli - Sta Succedendo
2. Carmen Consoli - L'aquilone
3. Carmen Consoli - Una Domenica Al Mare
4. Carmen Consoli - Mago Magone
5. Carmen Consoli - Le Cose Di Sempre
6. Carmen Consoli - Qualcosa Di Me Che Non Ti Aspetti
7. Carmen Consoli - Armonie Numeriche
8. Carmen Consoli - Imparare Dagli Alberi A Camminare
9. Carmen Consoli - L'uomo Nero
10. Carmen Consoli - Volevo Fare La Rockstar
1. Carmen Consoli - Sta Succedendo
2. Carmen Consoli - L'aquilone
3. Carmen Consoli - Una Domenica Al Mare
4. Carmen Consoli - Mago Magone
5. Carmen Consoli - Le Cose Di Sempre
6. Carmen Consoli - Qualcosa Di Me Che Non Ti Aspetti
7. Carmen Consoli - Armonie Numeriche
8. Carmen Consoli - Imparare Dagli Alberi A Camminare
9. Carmen Consoli - L'uomo Nero
10. Carmen Consoli - Volevo Fare La Rockstar
La chiusura di un cerchio. O la ripartenza. Ecco: Volevo fare la rockstar riesce ad essere entrambe le cose, e questa è una notizia che scalderà il cuore di molti. Sappiamo che partire da questo approccio potrebbe scontentare la Consoli per prima, perché la considerazione implicita è che tutto quello che è avvenuto da Eva contro Eva in poi – e parliamo di un album da cui sono passati quindici anni – sia stato rilevante solo in parte. L’abbandono dei solchi già tracciati ed assai fruttiferi, l’abbandono del pop-rock di qualità in favore di una ricerca folk molto letteraria e preziosa (…o vezzosa?), il mettersi a lato delle scene, il consegnare frammenti della vecchia sé solo a raccolte o a pallide aperture & concessioni non del tutto convinte (come in L’abitudine di tornare). Tutto questo è stato l’ultimo quindicennio della Consoli, diventata una diva rock sfuggente e ritirata. Con però grande serenità apparente. Una serenità apparente che ha reso impossibile il porle delle vere critiche: perché tutto quello che lei ha fatto in questo scivolare a lato ha sempre e comunque comunicato massima sincerità, massima onestà, massimo rispetto verso l’arte, verso se stessa, verso chi l’ascolta.
…eppure, mancava a tutti la Carmen Consoli degli anni ’90 e dei primi anni 2000, quella di Due parole, quella di Confusa e felice, via via fino a L’eccezione. È lì che il cuore di chi l’ascolta e chi la ama o anche solo di chi l’apprezza sta – per quello che è arrivato dopo c’è stato ovviamente rispetto, tanto rispetto, ma mai realmente amore. Mai realmente bruciante passione. Azzardiamo: la stessa cantautrice siciliana lo sapeva. Sì. Ma non poteva farci niente. Da un certo momento in poi, non era più lì. Ed ha preferito non fingere. Bene, Volevo fare la rockstar è un garbato e disarmato ritorno alle vibrazioni degli esordi. Lo è sul serio. Non è un claim per rendere il disco più appetibile, per rinsaldare il legame coi fan della prima ora e riguadagnare quelli che si sono intiepiditi col mettersi a lato di cui dicevamo: no, è davvero così.
Come da tradizione ed attitudine, è un ritorno onesto. Non finge di essere quello che non è, non ricalca fuori tempo massimo l’attitudine della ventenne di allora; ammanta invece tutto con la sopravvenuta saggezza, con una vena di affettuosa malinconia – ma con comunque una forza indiscutibile ed una ispirazione davvero all’altezza, senza giri a vuoto mascherati da bella scrittura, riportando così davvero agli episodi migliori: quelli che l’hanno trasformata da ragazzina catanese con la chitarra a cantantessa amata tantissimo in tutta Italia e oltre, con pieno merito. Non aggiunge forse nulla di nuovo al suo prisma sonoro e compositivo, Volevo fare la rockstar, e mette in campo trucchi e soluzioni ormai consolidatissimi, vero; ma è di sicuro il suo miglior lavoro dai tempi de L’eccezione: quello più comunicativo, quello più ispirato, con alcuni passaggi armonici belli ed aggraziati da commuovere ma al tempo stesso con quello sguardo musicale e testuale affilato che l’ha resa, fin dagli inizi, una fuoriclasse. Forse non le farà piacere sentirselo dire, o forse anche sì, ma comunque sia: bentornata, Carmen. Come canti del resto tu stessa, proprio in apertura: “Sta succedendo, rimettiamoci al comando”
…eppure, mancava a tutti la Carmen Consoli degli anni ’90 e dei primi anni 2000, quella di Due parole, quella di Confusa e felice, via via fino a L’eccezione. È lì che il cuore di chi l’ascolta e chi la ama o anche solo di chi l’apprezza sta – per quello che è arrivato dopo c’è stato ovviamente rispetto, tanto rispetto, ma mai realmente amore. Mai realmente bruciante passione. Azzardiamo: la stessa cantautrice siciliana lo sapeva. Sì. Ma non poteva farci niente. Da un certo momento in poi, non era più lì. Ed ha preferito non fingere. Bene, Volevo fare la rockstar è un garbato e disarmato ritorno alle vibrazioni degli esordi. Lo è sul serio. Non è un claim per rendere il disco più appetibile, per rinsaldare il legame coi fan della prima ora e riguadagnare quelli che si sono intiepiditi col mettersi a lato di cui dicevamo: no, è davvero così.
Come da tradizione ed attitudine, è un ritorno onesto. Non finge di essere quello che non è, non ricalca fuori tempo massimo l’attitudine della ventenne di allora; ammanta invece tutto con la sopravvenuta saggezza, con una vena di affettuosa malinconia – ma con comunque una forza indiscutibile ed una ispirazione davvero all’altezza, senza giri a vuoto mascherati da bella scrittura, riportando così davvero agli episodi migliori: quelli che l’hanno trasformata da ragazzina catanese con la chitarra a cantantessa amata tantissimo in tutta Italia e oltre, con pieno merito. Non aggiunge forse nulla di nuovo al suo prisma sonoro e compositivo, Volevo fare la rockstar, e mette in campo trucchi e soluzioni ormai consolidatissimi, vero; ma è di sicuro il suo miglior lavoro dai tempi de L’eccezione: quello più comunicativo, quello più ispirato, con alcuni passaggi armonici belli ed aggraziati da commuovere ma al tempo stesso con quello sguardo musicale e testuale affilato che l’ha resa, fin dagli inizi, una fuoriclasse. Forse non le farà piacere sentirselo dire, o forse anche sì, ma comunque sia: bentornata, Carmen. Come canti del resto tu stessa, proprio in apertura: “Sta succedendo, rimettiamoci al comando”
Year 2021 | Pop | Musica Italiana | Rock | FLAC / APE | Mp3
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