Antonella Vitale - Segni invisibili (2020)
BAND/ARTIST: Antonella Vitale
- Title: Segni invisibili
- Year Of Release: 2020
- Label: Filibusta Records
- Genre: Jazz, Jazz Vocal
- Quality: Mp3 320 kbps / FLAC (tracks)
- Total Time: 45:36
- Total Size: 104 / 254 MB
- WebSite: Album Preview
Tracklist:
1. Antonella Vitale - Eschilo
2. Antonella Vitale - In superficie
3. Antonella Vitale - Tu non mi basti mai
4. Antonella Vitale - Amara
5. Antonella Vitale - Incoerenza
6. Antonella Vitale - Tra le nuvole
7. Antonella Vitale - Segni invisibili
8. Antonella Vitale - Per me è importante
1. Antonella Vitale - Eschilo
2. Antonella Vitale - In superficie
3. Antonella Vitale - Tu non mi basti mai
4. Antonella Vitale - Amara
5. Antonella Vitale - Incoerenza
6. Antonella Vitale - Tra le nuvole
7. Antonella Vitale - Segni invisibili
8. Antonella Vitale - Per me è importante
Un disco crossover che sintetizza il percorso musicale di una vita, cominciato nel jazz per abbracciare in seguito la musica d’autore, il soul e tanti altri linguaggi. Si presenta così Segni invisibili, ultimo progetto della vocalist Antonella Vitale che esce il 6 novembre per l’etichetta Filibusta Records. Un progetto trasversale che rappresenta per certi versi il punto di stabilità di una artista che dopo 25 anni di intensa attività, si libera da ogni condizionamento, abbandonando ogni concetto legato alle classificazioni. Non a caso hanno partecipato alla realizzazione di questo lavoro musicisti con i quali la vocalist si trova per la prima volta a collaborare: tra questi Gianluca Massetti, al pianoforte and keyboards, principale arrangiatore dei brani che ha dato un supporto determinante alla realizzazione di questo lavoro con un suono moderno, fresco e originale. A lui si aggiungono Andrea Colella al contrabbasso, Francesco De Rubeis alla batteria e percussioni e Danielle Di Majo al sax Soprano/alto sax/flute (artista con la quale ha collaborato nella formazione Ajugada Quartet nel disco Hand Luggage). Segni Invisibili rappresenta un inno alla libertà di comporre, libertà di seguire il proprio gusto musicale, senza regole ben precise, superando le etichette e aprendo la strada ad una contaminazione elegante che non tradisce mai un trascorso jazzistico sempre presente e mai abbandonato del tutto. Da questo punto di partenza Antonella Vitale si muove tra la musica d’autore, omaggiando due brani storici della canzone italiana come Per me è importante (Tiromancino) e Tu non mi basti mai (Lucio Dalla) e spaziando tra la musica funky, il soul e composizioni spesso dai tratti onirici.
Il disco si apre con Eschilo uno dei brani più ritmati, forse il più vicino alla black music, che associa alla vena cantautorale un groove deciso e determinato, ma mai eccessivo. Amara è invece composizione dai suoni mediterranei, caratterizzata da arrangiamenti minimali e un testo introspettivo, carico di significati personali. In Superfice è senza dubbio una delle track più oniriche e melodiche, dove subentra anche un buon utilizzo dell’elettronica sempre elegante e mai invasivo. Incoerenza è un brano malinconico, con un testo evocativo associato ad un ritmo dalle tinte funk che si sposa con una poetica sempre legata al cantautorato. Segni Invisibili è senza dubbio la composizione che sintetizza alla perfezione l’essenza di un album che diventa un crocevia e una confluenza di stili amalgamati alla perfezione: un brano raffinato ricco di interplay in cui oltre al canto di Antonella Vitale, fuoriesce un bel fraseggio di sassofono che a tratti diventa la voce principale. Infine Tra le Nuvole è un bel dialogo tra piano e voce, forse la composizione che rappresenta al meglio il trait d’union tra un passato jazzisitico tradizionale e una nuova curiosità che apre la strada ad altri stili abbracciando perfettamente il concetto di contaminazione.
“I segni invisibili sono soffi di vento, i riflessi dell’acqua, sono ombra e luce, un profumo, il suono del silenzio, l’eco di una voce lontana. I segni invisibili sono piccole tracce che inseguo alla ricerca di una risposta ostinata, su cui mi aggrappo quando sento che sto per cadere. Posso afferrarli attraverso i sensi, posso immaginarli perché la loro forza nascosta è cosi immensa da riuscire a trasportarmi via in mondi lontani, fino ad amplificare al massimo le mie percezioni. Io ho bisogno del mio mondo invisibile perché rende visibile la parte più nascosta di me, di cui ancora non so nulla ma che mi diverto ad esplorare soprattutto attraverso la musica…. e tolgo la maschera (Eschilo)”
Il disco si apre con Eschilo uno dei brani più ritmati, forse il più vicino alla black music, che associa alla vena cantautorale un groove deciso e determinato, ma mai eccessivo. Amara è invece composizione dai suoni mediterranei, caratterizzata da arrangiamenti minimali e un testo introspettivo, carico di significati personali. In Superfice è senza dubbio una delle track più oniriche e melodiche, dove subentra anche un buon utilizzo dell’elettronica sempre elegante e mai invasivo. Incoerenza è un brano malinconico, con un testo evocativo associato ad un ritmo dalle tinte funk che si sposa con una poetica sempre legata al cantautorato. Segni Invisibili è senza dubbio la composizione che sintetizza alla perfezione l’essenza di un album che diventa un crocevia e una confluenza di stili amalgamati alla perfezione: un brano raffinato ricco di interplay in cui oltre al canto di Antonella Vitale, fuoriesce un bel fraseggio di sassofono che a tratti diventa la voce principale. Infine Tra le Nuvole è un bel dialogo tra piano e voce, forse la composizione che rappresenta al meglio il trait d’union tra un passato jazzisitico tradizionale e una nuova curiosità che apre la strada ad altri stili abbracciando perfettamente il concetto di contaminazione.
“I segni invisibili sono soffi di vento, i riflessi dell’acqua, sono ombra e luce, un profumo, il suono del silenzio, l’eco di una voce lontana. I segni invisibili sono piccole tracce che inseguo alla ricerca di una risposta ostinata, su cui mi aggrappo quando sento che sto per cadere. Posso afferrarli attraverso i sensi, posso immaginarli perché la loro forza nascosta è cosi immensa da riuscire a trasportarmi via in mondi lontani, fino ad amplificare al massimo le mie percezioni. Io ho bisogno del mio mondo invisibile perché rende visibile la parte più nascosta di me, di cui ancora non so nulla ma che mi diverto ad esplorare soprattutto attraverso la musica…. e tolgo la maschera (Eschilo)”
Year 2020 | Jazz | Vocal Jazz | Musica Italiana | FLAC / APE | Mp3
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