Kamixlo - Cicatriz (2020)

Dell’ormai defunto ciclo di serate Bala Club di Londra una cosa è certa: oltre ai toni distopici, la predilezione per sonorità industrial e assordanti, finanche mostruosi calderoni post-genere cosiddetti “deconstructed”, non è mai mancata una buona dose di divertimento. Kamixlo, il giovane produttore cileno-britannico dietro all’impresa, promette di recuperare questo spirito sincretistico da club post-apocalittico nel suo atteso album di debutto per PAN Cicatriz, in uscita il 30 ottobre 2020.

Anticipato dal singolo Sick, il disco risente di un lungo periodo di difficoltà personali per l’artista: basta leggere i titoli delle tracce (Sick, Destruction, Demonic Y, Poison, DKD Lethal) per ritrovare un immaginario tipico di certa electromalaise anni Dieci, incluso un cenno al suo folgorante EP del 2015 Demonico. Eppure, tra ritmiche dembow, vocals iperprocessati e iperbolici inserti di stampo emo, Cicatriz si annuncia come un ascolto tanto inquietante quanto esilarante: da un primo ascolto di DKD Lethal, il cui titolo è un allusione al DJ Lethal dei Limp Bizkit, la sensazione è quella di ritrovarsi all’interno di un livello di Doom, circondati da mostri troppo impegnati a twerkare per attaccare.