Francesco Bianconi - Forever (2020)
BAND/ARTIST: Francesco Bianconi
- Title: Forever
- Year Of Release: 2020
- Label: BMG Rights Mgmt Italy S.R.L.
- Genre: Italy, Rock, Indie, Alternative
- Quality: Mp3 320 kbps / FLAC (tracks)
- Total Time: 41:55
- Total Size: 96 / 229 MB
- WebSite: Album Preview
Tracklist:
1. Francesco Bianconi - Il bene
2. Francesco Bianconi - L'abisso
3. Francesco Bianconi - Andante
4. Francesco Bianconi - Go!
5. Francesco Bianconi - Fàika Llìl Wnhàr
6. Francesco Bianconi - Zuma Beach
7. Francesco Bianconi - The Strength
8. Francesco Bianconi - Certi uomini
9. Francesco Bianconi - Assassinio dilettante
10. Francesco Bianconi - Forever
1. Francesco Bianconi - Il bene
2. Francesco Bianconi - L'abisso
3. Francesco Bianconi - Andante
4. Francesco Bianconi - Go!
5. Francesco Bianconi - Fàika Llìl Wnhàr
6. Francesco Bianconi - Zuma Beach
7. Francesco Bianconi - The Strength
8. Francesco Bianconi - Certi uomini
9. Francesco Bianconi - Assassinio dilettante
10. Francesco Bianconi - Forever
Debuttare a 47 anni. «Sento la stessa eccitazione del primo disco dei Baustelle». Francesco Bianconi pubblica il suo primo album solista, la band è in «fermo biologico concordato» e tornerà più avanti, ma domani esce «Forever». Album prezioso, dieci brani che vino di cesello e ispirazione, che non cercano mai la strada facile. «Volevo fare un disco che non fosse sottoposto all’usura del tempo e delle mode. Il titolo sta fra l’augurio che faccio alle canzoni e la presunzione che siano veramente così, per sempre». Francesco racconta il suo intimo, a volte mettendosi a nudo a volte lasciando aperte le strade per l’interpretazione. «È un disco autoanalitico. Sono in analisi : scavare dentro di sé è utile», racconta. I suoni si distaccano da quelli del rock vintage e cinematografico dei Baustelle.
«Niente basso e batteria, l’ossatura centrale sono voce e pianoforte. Ho ridotto tutto all’osso come per volere arrivare a un concetto di canzone universale che giustificasse l’entrata di voci e lingue diverse, dall’inglese all’arabo». Fra gli ospiti ci sono Rufus Wainwright (che però ha scelto l’italiano, con ottimo accento), Eleanor Friedberger, Hindi Zahra e Kazu Makino dei Blonde Redhead da cui arriva anche il produttore Amedeo Pace. Il disco era pronto da prima della pandemia. «Temevo di ritrovarmi diverso, invece mi identifico ancora in quell’uomo che ha scritto queste cose». Alcune strofe sembrano nascere da quanto accaduto. La prima frase del disco, ad esempio, recita «Non è tempo di cantare»: «Volevo dire che è il momento di liberarsi di artifici e orpelli, che bisogna cercare la verità lontana da quel nichilismo e cinismo che ormai tutti pratichiamo, nell’arte e nella vita. Sembra che il pensiero occidentale, dopo cristianesimo e socialismo, non sappia più includere l’altro. Viviamo un’epoca di progresso tecnologico senza però innovazione nel pensiero».
In «Certi uomini» colpisce l’uso della parola di quattro lettere che indica l’organo femminile. C’è stato dibattito sul web, anche se i Il contesto non è quello misogino del rap. «Non è una canzone sul voler fare sesso, ma sulla ricerca dell’origine, del divino, di un centro di gravità permanente. Sono felice che in questo periodo ci sia una forte sensibilizzazione su temi del maschilismo e del patriarcato e che nessuno abbia equivocato».
«Niente basso e batteria, l’ossatura centrale sono voce e pianoforte. Ho ridotto tutto all’osso come per volere arrivare a un concetto di canzone universale che giustificasse l’entrata di voci e lingue diverse, dall’inglese all’arabo». Fra gli ospiti ci sono Rufus Wainwright (che però ha scelto l’italiano, con ottimo accento), Eleanor Friedberger, Hindi Zahra e Kazu Makino dei Blonde Redhead da cui arriva anche il produttore Amedeo Pace. Il disco era pronto da prima della pandemia. «Temevo di ritrovarmi diverso, invece mi identifico ancora in quell’uomo che ha scritto queste cose». Alcune strofe sembrano nascere da quanto accaduto. La prima frase del disco, ad esempio, recita «Non è tempo di cantare»: «Volevo dire che è il momento di liberarsi di artifici e orpelli, che bisogna cercare la verità lontana da quel nichilismo e cinismo che ormai tutti pratichiamo, nell’arte e nella vita. Sembra che il pensiero occidentale, dopo cristianesimo e socialismo, non sappia più includere l’altro. Viviamo un’epoca di progresso tecnologico senza però innovazione nel pensiero».
In «Certi uomini» colpisce l’uso della parola di quattro lettere che indica l’organo femminile. C’è stato dibattito sul web, anche se i Il contesto non è quello misogino del rap. «Non è una canzone sul voler fare sesso, ma sulla ricerca dell’origine, del divino, di un centro di gravità permanente. Sono felice che in questo periodo ci sia una forte sensibilizzazione su temi del maschilismo e del patriarcato e che nessuno abbia equivocato».
Year 2020 | Musica Italiana | Rock | Alternative | Indie | FLAC / APE | Mp3
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